Nuance Audio VS occhiali a conduzione ossea:

Stessa forma soluzioni diverse


Differenza tra Nuance Audio e occhiali a conduzione ossea

In seguito al recente lancio degli occhiali Nuance Audio, abbiamo ricevuto molte domande inerenti alle soluzioni uditive a forma di occhiali: “ma non esistevano già negli anni ‘60?!” oppure “io ho un paio di occhiali a conduzione ossea, i Nuance Audio possono andare bene per me?” 
Da qui è nata la necessità di fare un approfondimento sulle differenze tra i due dispositivi per chiarire come siano soluzioni valide per casistiche diverse.



Occhiali  a conduzione ossea: a chi sono adatti?


Gli occhiali a conduzione ossea non sono affatto una novità. Sono entrati nel mercato degli apparecchi acustici già negli anni ‘60, ma a causa della loro estetica e del loro target di riferimento, non sono mai realmente decollati.

Hanno la stessa classificazione degli apparecchi acustici e sono trattati come tali: serve una prescrizione medica e - se viene riconosciuta l’invalidità per ipoacusia -  si ha diritto alle agevolazioni da parte del Sistema Sanitario.

La loro tecnologia risiede in un vibratore osseo, posizionato alle estremità delle stanghette che - messo a stretto contatto con la testa -  trasmette il suono.

Come anticipavamo questa soluzione non è adatta a tutti, e solitamente viene proposta a coloro che hanno una perdita uditiva di tipo trasmissivo, dunque una piccolissima percentuale di chi soffre di ipoacusia.


Nuance Audio Glasses: una soluzione già vista solo nella forma

Con il loro arrivo sul mercato, gli occhiali Nuance Audio hanno suscitato un acceso dibattito all’interno della comunità audioprotesica, dividendo l’opinione degli addetti ai lavori. Da un lato, c’è chi li osserva con una certa diffidenza, temendo che possano diventare una scelta affrettata per utenti attratti più dall’estetica e dalla tecnologia “di tendenza” che dai reali benefici per l’udito — soprattutto rispetto a un vero apparecchio acustico, calibrato e personalizzato da un professionista.

Dall’altro lato, molti esperti – noi compresi – li considerano un’opportunità interessante, soprattutto per chi si trova nelle fasi iniziali di un calo uditivo ma non si sente ancora pronto ad affrontare il passaggio all’apparecchio acustico. In questo senso, i Nuance Audio possono rappresentare una sorta di “ponte” tra la consapevolezza del problema e la decisione di affrontarlo.

Nuance Audio e acufene: qual è il loro rapporto?

Questi occhiali si rivelano adatti anche a chi soffre di acufene: grazie alla loro capacità di amplificare i suoni ambientali normalmente non percepiti, riescono a ridurre il silenzio percepito — terreno fertile per il fischio o ronzio tipico dell’acufene. In questo modo, offrono un effetto di mascheramento naturale che può alleviare la sensazione di fastidio, migliorando il comfort uditivo nella quotidianità.

Vorresti scoprire se i Nuance Audio sono adatti a te?

Prenota una consulenza gratuita in uno dei nostri 34 centri specializzati.

Siamo qui per ascoltarti💙.


Nuance Audio VS occhiali a conduzione ossea:
Francesco Pontoni 6 giugno 2025
Condividi articolo
Accedi per lasciare un commento
Sordità monolaterale:
Soluzioni Efficaci con Dispositivi CROS e BiCROS