Durante il lancio dell'iPhone 16, Apple ha rilasciato un nuovo aggiornamento firmware per le AirPods Pro 2, generando discussioni vivaci tra gli audioprotesisti. L'aggiornamento, introdotto dal gigante di Cupertino, ha diviso l’opinione degli esperti: alcuni lo vedono come una potenziale minaccia per il mercato degli apparecchi acustici, altri lo percepiscono come un'opportunità per ampliare il settore, aumentando la consapevolezza di chi soffre di ipoacusia.
Una parte significativa degli addetti ai lavori, tuttavia, preferisce rimanere cauta, sottolineando che è ancora prematuro fare previsioni definitive o considerare le AirPods Pro come apparecchi acustici.
I 3 aggiornamenti AirpodsPro 2 per l'udito
All'evento del 9 settembre, Apple ha presentato le nuove funzionalità delle AirPods Pro 2, apportando miglioramenti significativi per la salute dell'udito.
La prima innovazione riguarda la prevenzione della perdita uditiva, un problema che - secondo le ricerche fatte dalla stessa casa produttrice - affligge oltre un milione di persone negli States, la maggior parte delle quali non è consapevole della propria condizione.
Per affrontare questa sfida, Apple ha sviluppato un test uditivo clinicamente approvato dalla FDA (Food and Drug Administration), eseguibile in soli 5 minuti, con risultati disponibili in tempo reale.
Questo test, simile a quello tonale utilizzato negli studi dei professionisti, viene interpretato automaticamente e archiviato nell'app Salute di Apple, permettendo agli utenti di interpretarlo in modo chiaro e di ripeterlo monitorando eventuali variazioni dell’ipoacusia.
La seconda funzione si rivolge a chi, dopo aver effettuato il test, riscontra una perdita uditiva lieve o moderata.
Le cuffie Apple, in questo caso, creano un profilo audio personalizzato che promette di compensare le carenze uditive.
Questo rende le cuffiette classificabili come dispositivi acustici OTC; ovvero apparecchi acustici da banco, acquistabili da qualche anno negli USA senza obbligo di prescrizione medica.
Gli utenti Apple potranno adattare le impostazioni in base alle proprie esigenze uditive, migliorando così l'esperienza di ascolto, anche durante la riproduzione di file multimediali.
Infine, il colosso della tech, ha introdotto una terza funzione per proteggere le orecchie dai rumori dannosi. I dispositivi saranno in grado di ridurre l'esposizione all'inquinamento acustico, offrendo protezione durante eventi o situazioni rumorose, prevenendo lo stress acustico attutendo suoni troppo forti.
Ma quindi possiamo considerare le airpods Pro come apparecchi acustici?
Difficile fare un’affermazione così forte al giorno d’oggi, prima di poter provare le novità in Italia.
Va considerato anche che le medesime osservazioni mosse dalla EFHOH (European Federation of Hard of Hearing People) durante un’analisi critica agli apparecchi OTC possono essere applicate anche alle AirPods Pro:
1- È effettivamente una soluzione appropriata per chi ha una perdita medio/lieve o rischia di creare problematiche per un eventuale futuro percorso di riabilitazione acustica nel caso in cui il panorama dovesse peggiorare?
2- Come può una persona che effettivamente ha difficoltà uditive regolare con le sue stesse mani, solo con l’ausilio di un app, il dispositivo senza correre il rischio di causare danni?
3- Considerando che spesso l’ipoacusia è sintomo di altri problemi sottostanti - come patologie legate al decadimento cognitivo - non si rischierebbe di non diagnosticare per tempo problematiche di salute più gravi?
Un ulteriore dubbio, che si aggiunge a quelli già menzionati, riguarda l'introduzione del Test uditivo delle AirPods con presunta valenza clinica.
In Italia, solo un otorino o un audiometrista, pubblico o convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale, è autorizzato a svolgere controlli con tale specificità.
Se nemmeno le figure medico-sanitarie private possono fornire test considerati clinicamente validi all'interno della sanità italiana, come può un software autogestito pretendere di avere maggiore rilevanza?
Ad ogni modo non possiamo negare che Apple abbia fatto una mossa sociale oltre che, ça va sans dire, strategica.
Tenendo presente che si stima che 7 milioni di italiani soffrono di ipoacusia e che solo ¼ utilizza gli apparecchi acustici, possiamo solo augurarci che queste innovazioni contribuiscano positivamente sia ad aumentare la consapevolezza sulla salute uditiva personale, sia a favorire l'abbattimento dello stigma sociale legato agli apparecchi acustici.
Questi dispositivi, infatti, sono ancora percepiti come simbolo di disabilità, piuttosto che come un valido supporto per affrontare un deficit sensoriale, nonostante al giorno d'oggi siano esteticamente belli e discreti.
Nell'eventualità in cui stessi considerando l'idea di provare senza impegno le nostre soluzioni per l'udito, per te o per un tuo caro, puoi prenotare un controllo gratuito presso un nostro centro. Troverai professionisti qualificati che terranno in considerazione anche il tuo stile di vita e le tue esigenze quotidiane.
A presto
fonte immagine: Apple
Novità Apple: le Airpods sostituiranno gli apparecchi acustici?