Esostosi alle orecchie: quando vento e freddo compromettono l’udito

tutto ciò che devi sapere sull'orecchio del surfista

Se hai familiarità con sport d’acqua all’aperto avrai sicuramente sentito parlare dell’orecchio del surfista, conosciuto in medicina come esostosi del condotto uditivo esterno.
Ma cos’è esattamente? Come si forma? E soprattutto, come prevenire l’esostosi alle orecchie?
In questo articolo analizzeremo cause, sintomi, prevenzione e trattamento di questa condizione che può compromettere la salute dell’udito.

Cos’è l’esostosi dell’orecchio?

Il termine esostosi deriva dal greco antico e significa letteralmente “osso fuori”. Si tratta di un’escrescenza ossea che, nel caso dell’orecchio, si forma all’interno del condotto uditivo, nell’area esterna al timpano. È una patologia rara, e anche se non ci sono indagini scientifiche a riguardo, si presenta solitamente in soggetti di sesso maschile nella fascia d’età tra i 30 e i 40 anni.

esostosi orecchio

Perché viene l’esostosi?

Le cause dell’esostosi ad oggi non sono del tutto chiare, tuttavia l’esperienza clinica nel caso  delle orecchie ha evidenziato una maggior incidenza quando:

  • il soggetto si è esposto per un lungo periodo ad acqua e vento (infatti molti surfisti e velisti ne soffrono);
  • c’è stato un trauma cranico all’osso che ha dato origine al tessuto anomalo;
  • è presente un’anomalia genetica;
  • c’è un’irritazione frequente di quella porzione d’orecchio.

Riconoscere i sintomi dell’esostosi: i 5 segnali chiave

Solitamente è difficile diagnosticare l’esostosi dell’orecchio in quanto il decorso è spesso asintomatico.
La diagnosi certa può essere fatta solo grazie ad un’otoscopia accurata e un esame ai raggi x sulla zona interessata.

Tuttavia ci sono dei campanelli d’allarme a cui prestare attenzione:

  • Infezioni frequenti, dovute al ristagno di liquidi;
  • ipoacusia trasmissiva, ovvero una perdita dell’udito dovuta ad un ostacolo fisico del passaggio delle onde sonore;
  • formazione frequente di tappi di cerume o di infezioni, in quanto il naturale processo di pulizia dell’orecchio è bloccato dal corpo osseo che si è formato all’interno del canale uditivo esterno;
  • sensazione di orecchio pieno o ovattato;
  • sensazione di fischi nelle orecchie dopo che sono state a contatto con l’acqua.

Orecchio del surfista: prevenire l’esostosi alle orecchie

Per prevenire l’orecchio del surfista e le sue conseguenze è fondamentale proteggersi da vento e acqua fredda durante gli sport acquatici.
L’uso di otoprotettori su misura o dei cappucci in neoprene fatti appositamente per questo scopo, riducono significativamente il rischio della formazione dell’escrescenza ossea all’interno dell’orecchio.

prevenire orecchio del surfista otoprotettori
Chirurgia per esostosi: quando è necessario operare?

 Se l’escrescenza ha delle dimensioni relativamente piccole e non causa fastidi invalidanti, solitamente viene consigliato un monitoraggio regolare con lavaggi e pulizie frequenti per evitare infezioni.

Quando invece l’esostosi diventa voluminosa a tal punto da chiudere il canale esterno o causa infezioni ricorrenti solitamente si valuta un intervento di canaloplastica.

L’operazione consiste nell’eliminazione della massa ossea in eccesso, calibrando la larghezza del condotto.

Tempi di recupero​ - operazione esostosi orecchio:

Dopo la canaloplastica è fondamentale riposare, generalmente viene prescritto:

  • 1 settimana di medicazioni regolari e riposo;
  • sospensione dell’attività fisica per almeno un mese;
  • riabilitazione.

Hai dubbi o sintomi sospetti? Passa a fare un controllo gratuito!

Se sospetti che il tuo udito stia avendo dei cali o se noti dei fastidi dopo immersioni o sport acquatici, non trascurare i sintomi.

Presso i nostri centri troverai esperti qualificati che saranno a tua disposizione per una  consulenza gratuita.

Siamo qui per ascoltarti 💙.


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Francesco Pontoni 1 agosto 2025
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